mercoledì 27 aprile 2011

Metabolizzare notizie

Continuo a scoprire me stessa giorno dopo giorno, perché vivere alcune esperienze può cambiare il carattere anche nel corso degli anni e a qualsiasi età si può essere in continua evoluzione. Mi meraviglio e quasi mi compiaccio di scoprire che in fondo ho una forza che non credevo di avere, e riesco a trovare aspetti positivi anche in mezzo alle tenebre della vita e dell'animo. Mi rendo conto che la lunga degenza a casa ha modificato il mio spirito, o probabilmente ha modificato una parte di esso solo provvisoriamente. E questo mi porta a vedere da un'altra prospettiva ogni cosa che mi circonda e che mi succede. L'onda di apatia che mi avvolge è una triste conseguenza della 'reclusione' forzata e della lunga degenza in casa, che sembra non avere fine.Mi sento malinconica e anche quando sorrido il mio sguardo è spento. Però nonostante tutto credo che tra poco tempo riuscirò a vedere la luce,  pur essendo consapevole delle terapie e delle cure con cui dovrò condividere parte della mia vita.
La settimana scorsa è stata quella che potrei chiamare la "settimana della disillusione", una tra le peggiori degli ultimi mesi, dal punto di visita psicologico. Aspettavo con ansia l'esito di un referto medico e il conseguente rientro a lavoro dalla malattia. E invece tutte le illusioni sono state spente con una forza tale, da indebolirmi anche fisicamente. Sono sempre stata una persona molto razionale e poco sognatrice proprio per paura che il risveglio potesse essere traumatico. E questa volta che l'emotività ha voluto prendere il sopravvento, sono rimasta fregata. Mercoledì una prima notizia, giovedì la seconda e l'idea di trascorrere spensierata le feste pasquali in attesa del rientro a lavoro è stata cancellata di colpo.. Ho passato due giorni in lacrime, isolandomi da tutti: non sopportavo me stessa, figuriamoci la presenza degli affetti. Ammetto di avere uno strano atteggiamento, reagisco alle cattive notizie crollando completamente fino a quando non ho sfogato tutta la rabbia e la tristezza. Ho bisogno della mia solitudine, del mio silenzio e del mio tempo, per piangere  pensare e metabolizzare. Poi si accende una lampadina e improvvisamente mi accorgo che in fondo c'è anche qualcosa di positivo. Non saranno due settimane in più ad abbattermi, non saranno nuove visite da affrontare, perché se questo tempo deve trascorrere in questo modo, sono sicura che deve avere anche un lato positivo,  prima o poi come ogni ciclo che si rispetti  la "bella stagione" deve arrivare. In fondo se guardo indietro, ci sono state cose peggiori, ho affrontato prove molto più pesanti e superato ostacoli altissimi che mi hanno creato una corazza dura e forte, capace di resistere e sopportare tutto quello che arriverà. Mantengo salda la consapevolezza che nella mia vita, come per tutti del resto, ci sarà un'alternanza di "stagioni" da trascorrere e che dopo le primavere potrà arrivare l'autunno ma anche l'inverno. Bisogna sempre trovare del buono anche quando il nero ha oscurato tutto, perché se si riesce a vedere anche solo un'improvvisa scintilla, significa che c'è ancora una piccola possibilità di risalire dal fondo in cui purtroppo la vita stessa ci può portare. Mi mancano tante cose: non sto bene fisicamente, mi mancano anche affetti importanti che davanti ai problemi hanno girato le spalle, però ho l' amore grande di un uomo che condivide ogni attimo della mia vita, sopportando tutti i momenti negativi e supportando ogni mia giornata, ogni sbalzo d'umore, ogni sorriso che diventa pianto. Mi sprona a pensare a tutte le bellissime cose che abbiamo fatto e a tutto quello che dobbiamo ancora fare, alla nostra vita insieme, convincendomi a sognare sul nostro futuro. E poi c'è mia mamma, con la quale ho un rapporto di simbiosi e di reciproco sostegno, senza la quale non sarei la persona che sono. Penso a loro ogni volta che emotivamente crollo, e trovo la forza per non deluderli e andare avanti.
Ho trascorso una Pasqua molto serena, bella, rilassata, in compagnia dei nonni e della famiglia, perché è inutile restare tristi e di malumore, si aggiunge solo un problema, si crea tensione e si fa stare male chi ci sta vicino, impotente di fronte al nostro dolore.

5 commenti:

  1. E poi ricorda...ciò che non ti uccide ti rafforza e dalla forza che avrai acquisito rinascerai di sicuro a vita nuova...io ne sono certa e per quanto vale, con il pensiero e soprattutto col cuore ti sono vicina carissima Roberta...
    Ti abbraccio forte forte

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  2. Dentro di noi si trova la forza per affrontare qualsiasi cosa, il difficile sta nel cercarla e trovarla. Continua così mi raccomando!

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  3. Conterranea dalla corazza d'acciaio e dal cuore d'oro, non so come sia la tua "ordalia", ma ti sono vicina anch'io

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  4. Cara Roberta, è la prima volta che leggo il tuo blog (mea culpa, ma non avevo fatto caso al link) ed ancora una volta mi hai dato la conferma di quanto tu sia una donna "sopra le righe", di quelle che davvero riescono ad alzare il "livello" della categoria. Il tuo ottimismo e la tua capacità di affrontare anche le situazioni più spiacevoli, ti rende onore. Magari fossimo tutte così! La tua forza di volontà non può passare inosservata a chi, da lassù, ti guarda e ti protegge. Un abbraccio

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  5. Grazie a tutti, Scrivo come terapia ma poi leggere i vostri commenti mi dona una forza ancora più grande. Grazie davvero del supporto e dell'incoraggiamento!!!

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