venerdì 29 aprile 2011

Sa Die de sa Sardigna

Il 28 aprile si celebra Sa Die de Sa Sardigna, la festa del popolo sardo per ricordare  i Vespri Sardi, cioè l'insurrezione popolare che il  28 aprile 1794 portò all'espulsione da Cagliari e da tutta l'isola dei Piemontesi e del viceré Balbiano in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell'isola, titolare del Regno di Sardegna.
I Sardi chiedevano una maggiore autonomia rispetto alle decisioni delle classi dirigenti locali, e un maggior controllo delle forze civili e militari. I movimenti di protesta iniziarono già negli anni Ottanta del Settecento propagandosi in tutta l'isola nei primi anni Novanta. La Sardegna era stata coinvolta suo malgrado nella guerra della Francia contro gli stati europei e dunque anche contro il Piemonte. I francesi sbarcarono sull'isola cercando di occuparla, ma la resistenza del popolo sardo fu durissima, in difesa sia delle loro terre sia dei piemontesi che nel 1793 dominavano ancora l'isola. La popolazione che si era impegnata tanto, aspettava dalla corona Sabauda un riconoscimento alla fedeltà dimostrata, invece fu ripagata con l'arresto ordinato dal viceré stesso, di due capi del partito patriottico, Vincenzo Cabras ed Efisio Pintor, avvocati cagliaritani. E' il 28 aprile 1794 la rivolta è incontrollabile, l'espulsione dei piemontesi inevitabile Nel mese successivo, tutti quelli  presenti nell'isola furono imbarcati e rispediti nella loro terra.
Anche se con un giorno di ritardo, ci tenevo a celebrare la mia terra. Non avrei potuto non scrivere nulla su quella che è la mia isola, la mia vita. Sono fiera di essere sarda, orgogliosa di essere nata qui, una terra di storia, cultura, tradizioni, natura, mare, forza, coraggio e indipendenza. Sarda nell'anima, ecco quella che sono. Dura e resistente come le mie radici. Potrei scrivere tanto, e le parole non sarebbero mai troppe, ma son sicura che avrò modo di farvi conoscere e scoprire cos'è davvero la Sardegna, lontana dalle rappresentazioni banali che ne vengono  date da chi non la conosce, se non per il mare d'estate.
Vi lascio questo video, Nanneddu Meu dei Tazenda, l'inno della Sardegna.

Nessun commento:

Posta un commento