sabato 14 maggio 2011

Referendum sul Nucleare

Il 15 e il 16 maggio in Sardegna si vota per il Referendum consultivo sul nucleare.
Il quesito sul quale esprimersi è: "Sei contrario all'installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?".
Faccio un appello, invito con forza tutti i miei conterranei a votare con prepotenza Si per dire No al nucleare, non vogliamo fare della nostra terra una pattumiera radioattiva. Dimostriamo al resto della Nazione quello che si deve fare in un paese che vorrebbe essere democratico
Vorrei ricordare che il referendum consultivo è una specie di  parere non vincolante che viene richiesto alla popolazione su un determinato argomento. A livello regionale, è regolato dai vari Statuti; in Sardegna per essere valido deve raggiungere un quorum del 33 per cento. 
Come ha voluto sottolineare il Comitato Si Per fermare il nucleare “è un diritto, loro [degli abitanti della Sardegna, ndr] come di tutti gli italiani, far sentire la propria voce su un tema che investe il loro futuro, quello dei loro figli, il destino energetico e anche industriale dell’Italia.”
Il referendum consultivo sardo può diventare quindi l'occasione per riaffermare il diritto al voto e chiedere che rimanga tale anche nel referendum abrogativo del 12 e 13 giugno.
Siamo alla vigilia della votazione alla Camera del decreto Omnibus, l'emendamento che prevede la rinuncia al nucleare solo in via temporanea, in attesa di una reintroduzione successiva, fra un paio d'anni, come lo stesso Berlusconi ha ammesso.
E' un periodo di grande incertezza, e il tema nucleare è purtroppo poco conosciuto e trattato solo a fini propagandistici. Manca una corretta informazione e vogliono privarci del nostro diritto a scegliere sul nostro presente e futuro.
Popolo sardo, basta poco, facciamo sentire la nostra voce!

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